Quì a Roma noi ci siamo discretamente abituati, con il quotidiano locale di informazione sportiva che dedica prime pagine, vetrine ed ampio spazio alla prima squadra di Corropoli e molto, molto meno spazio alla prima squadra della Capitale.

Il fenomeno tuttavia è lontano dall’essere un esclusivo comportamento locale, in tutta Italia infatti i giornali e le testate che parlano di calcio sembrano concentrarsi quasi sempre (per essere gentili) solo su tre squadre, le solite tre: Juventus, Inter e Milan.

E le altre? Che spazio viene dato alle altre squadre?

Mario Sconcerti dice la sua nel suo spazio, Un Cappuccino con Mario Sconcerti:


"Questi non sono argomenti che piacciono alla gente, probabilmente nemmeno agli editori. Per cui non mi aspetto interesse. Ma si sta approfondendo la dittatura di tre squadre. 

Contate i titoli di apertura dei mezzi di comunicazione sportivi, su venti argomenti venti riguardano Juve, Inter e Milan. Sempre. Non quindici o sedici, tutti. 

L’Inter si sente sempre al centro di complotti, ma per lo spirito popolare è sullo stesso carro della Juve. Si dirà che un mezzo di comunicazione segue l’interesse dei propri clienti, è corretto, ma non c’è più calcio, non c’è più sport. 

Ci occupiamo solo dei tre migliori. Senza peraltro prove contrarie, perché potrebbe essere che il calcio sia sorpresa, storia, intelligenza, invenzione. Non solo interessi. Fortissimamente quelli, ma non sempre. Non così evidenti, così continui, così quotidiani. 

Non dico di cancellare le grandi squadre, ma non si può nemmeno offendere continuamente gli altri con la loro presenza esclusiva. Diventa illeggibile. E’ scorretto anche nei confronti di Juve, Milan e Inter: non c’è più sorpresa, solo sudditanza, solo pigrizia e asservimento. 

Poi vi meravigliate se gli italiani non tifano per le italiane in coppa: datevi una risposta."

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